domenica, agosto 25, 2013

Minchia, il Trapani ha vinto a Padova!

Padova-Trapani 0-2 

Reti: 19′ st Mancosu (T); 48′ st Mancosu (T)


Successo storico per il Trapani, alla prima vittoria assoluta in Serie B
Copertina tutta per Matteo Mancosu (classe '84), autore nella ripresa di una splendida doppietta: gran sombrero sullo sfortunato Cionek in occasione del primo gol, impeccabile finalizzazione a bruciare Colombi in uscita per il raddoppio. 



Padova troppo brutto per essere vero, ma il Mister della neopromossa compagine sicula, Boscaglia, aveva ben avvertito: "Giocheremo per vincere!" E infatti: Stadio Euganeo espugnato, apoteosi Trapani.

Gli uomini di Dario Marcolin cercheranno riscatto contro il Carpi (altra matricola), mentre i siciliani affronteranno in casa il Pescara.

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La "favola" di questo Trapani inizia nel 2005, quando al timone della società si insedia l'armatore Vittorio Morace, presidente dell'Ustica Lines (trasporti veloci su mare). "Il Comandante" infila la rotta giusta e nel giugno 2010  il Trapani Calcio diventa società di capitali, con la trasformazione in SRL. Morace punta tutto su un tecnico giovane e preparato come Boscaglia e ottiene un successo dopo l’altro, con investimenti e progettualità.
Nel campionato 2007-2008 il Trapani militava in Eccellenza. In quattro anni, una scalata inarrestabile: nel 2009-2010 concludeva al secondo posto in Serie D, salvo essere ripescata in Seconda Divisione. Due anni fa ancora un secondo posto, ma vittoria meritata ai playoff e storica promozione in Prima Divisione (ex Serie C; l'ultima presenza risaliva al 1997-98). Lo scorso anno, una beffa dopo aver dilapidato 11 punti di vantaggio ed essere sconfitti ai playoff dal Lanciano. Poi la magica promozione in Serie B e adesso questa partenza che nemmeno il tifoso più incallito poteva immaginare solo tre anni fa.
La prossima settimana, l'esordio in casa: al Provinciale, rinnovato a tempo di record grazie ai fondi della società. L'avversario, come detto: il Pescara, dove in attacco troviamo l'ex stella del Catania, Giuseppe Mascara. 



A proposito di siciliani: il Palermo di Gattuso ha pareggiato a Modena (1-1). Molti cronisti ritengono questo un risultato negativo per i Rosanero, considerati i grandi favoriti della serie cadetta, ma chi conosce la forza del club modenese (guidato da Walter Novellino) sa che, in fondo, per il Palermo si è trattato di un punto d'oro.

lunedì, agosto 12, 2013

Schrödinger e il paradosso del gatto

Interessantissimo il "doodle" di quest'oggi di Google: è dedicato al fisico Erwin Schrödinger e al suo paradosso del gatto


Schrödinger fu un matematico e fisico austriaco, vincitore del premio Nobel per la Fisica nel 1933. Era venuto al mondo il 12 agosto 1887, e dunque oggi ricorre il 126.mo anniversario della sua nascita: motivo sufficiente, per Google, per dedicargli uno di quei siparietti che loro chiamano "scarabocchi" ("doodle", appunto), che richiama soprattutto all'enunciato più celebre del fisico. 



Il cosiddetto "esperimento mentale del gatto di Schrödinger" intende dimostrare come l'interpretazione "ortodossa" della meccanica quantistica (interpretazione di Copenaghen; vedi anche Niels Bohr) risulti incompleta quando deve descrivere sistemi fisici in cui il livello subatomico interagisce con il livello macroscopico (cioè: con la nostra  realtà).

Per la quantistica ortodossa, se non si osserva esplicitamente il comportamento dell’atomo radioattivo, quest’ultimo si trova in una sovrapposizione di stati, ovvero: è sia decaduto che non decaduto, e rimarrà in tale doppia condizione fino a quando lo scienziato non ne osserverà lo stato. L'osservazione causerà il cosiddetto “collasso della funzione d’onda”, ovvero sarà lo scienziato a stabilire (arbitrariamente!) quale sia lo stato in cui l’atomo versa.

"Si possono anche costruire casi del tutto burleschi" scrive, polemizzando, Erwin Schrödinger. "Si rinchiuda un gatto in una scatola d’acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d’essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un’ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l'evento si verifica, il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un’ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione \Psi dell’intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso."
(In: Die gegenwärtige Situation in der Quantenmechanik ['La situazione attuale della meccanica quantistica'], ne Die Naturwissenschaften 23 (1935), pagg. 807–812, 823–828, 844–849; la citazione è a pag. 812)



Fino a che la scatola rimarrà chiusa, il gatto è – per l’ambiente esterno – sia vivo che morto.
Con questa valutazione paradossale, Schrödinger voleva spiegare che c’era una contraddizione nell’interpretazione prevalente allora sulla convivenza di due stati nella fisica quantistica. La sua riflessione seguiva la pubblicazione di un famoso articolo scientifico e una corrispondenza con Albert Einstein.

E' una gran roba, se ci pensiamo bene: più filosofia che fisica. Finché la scatola è chiusa, noi non sappiamo se l'atomo si è disintegrato e se il gatto è vivo o morto... In pratica, il contatore Geiger è sia attivato che non attivato, la fialetta di cianuro è sia rotta che integra, e il gatto...

Mah, povero gatto! Noi preferiamo pensarlo - e vederlo - sano e pasciuto.


domenica, agosto 11, 2013

Da un momento all'altro

Werner Herzog: From One Second to the Next.
Un toccante documentario sui pericoli di scrivere un SMS mentre si è alla guida.



Il leggendario regista tedesco prende sul serio questo nuovo aspetto della cultura moderna informandoci che "oltre 100.000 incidenti automobilistici all'anno avvengono perché qualcuno ha deciso di scrivere un messaggio nell'attimo sbagliato".
Il film, breve ma eloquente, verrà mostrato in oltre 40.000 istituti superiori e in un centinaio di sedi di organizzazioni governative e per la sicurezza.

Su Werner Herzog leggi inoltre questi articoli pubblicati su Zerovirgolaniente:

Werner Herzog - Un mostro chiamato Klaus Kinski Popol Vuh - Klaus Kinski


Leggi anche (in inglese):
"Herzog on tackling texting and driving" e visita il sito  Texting & Driving - It Can Wait