venerdì, novembre 28, 2008

Fingersi italiani a volte aiuta

La tragedia di Mumbai ha tenuto banco durante gli ultimi giorni in tutti i forum e in tutte le emittenti specializzate in "breaking news".


"Mumbai" sarebbe Bombay. E' qualcosa che i media solitamente tacciono, e non capisco perché, dato che Bombay ("Bollywood") è nota ai più, mentre Mumbai no. Ma soprassediamo.


Quanto è successo nella più grande e più famosa città dello Stato indiano di Maharashtra ci riempie di rabbia e tristezza. L'islamismo vuole essere una religione mondiale ma, ad ogni nuovo sanguinoso attacco delle sue frange estremiste, perde simpatie e, anzi, rischia di venire sempre più identificato con il Male (concetto comune ai credenti di qualsiasi fede). Quindi, un appello ai seguaci - pacifici - dell'Islam: cancellate dalle vostre fila questi presunti co-religiosi e arriverete ad acquistare un bonus di credibilità anche presso cristiani, buddhisti ecc.



Il dramma di Bombay arriva peraltro in un momento assai delicato; come se il mondo non ci desse già notizie negative a profusione! Eppure, nel clamore di questa ennesima sciagura, si è inserita una nota maccaronicamente umoristica. A un cittadino britannico, per potersi salvare, è stato consigliato di fingersi italiano!


"Un terrorista di circa 22 anni ci teneva sotto il tiro di una mitraglietta" ha raccontato Alex Chamberlain, che è stato catturato insieme ad alte 30-40 persone e portato nella cucina di uno degli hotel presi d'assalto. "Ci ha detto di alzare e mani e ci ha chiesto se tra di noi c’erano britannici o americani".
A quel punto un suo amico, indiano, ha compreso che è questo ciò che i terroristi cercavano: occidentali - soprattutto anglosassoni - da tenere in ostaggio o da uccidere. "Mi ha detto: 'non fare l’eroe, digli che sei italiano!'".


Ma non ce n’è stato bisogno: Alex Chamberlain e gli altri malcapitati sono riusciti a scappare attraverso un’uscita di emergenza. "Camminando lungo i muri siamo arrivati al piano di sotto aspettandoci che sbucasse da un momento all’altro qualcuno con un’arma in mano" ha aggiunto il giovane britannico, "e invece nella hall non c’era nessuno, solo un fumo talmente denso che pensavo che sarei morto soffocato". Sfondata una finestra, lui e il suo amico sono riusciti a uscire e hanno incontrato una ventina di poliziotti, che li hanno scortati verso la salvezza.


Fingiti italiano: a volte può essere conveniente...

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