mercoledì, settembre 24, 2008

'Sono l'Anticristo' e accoltella quattro persone

[Ma la notizia è riportata in almeno cinque diverse versioni]


Il sangue, la chiesa, l'esoterismo... A certuni, le invenzioni dei romanzieri horror danno davvero alla testa.


Luca C. (però alcune fonti lo chiamano Andrea L., altre Marco Luzi...), romano di 25 anni (secondo alcune fonti di 20), ha fatto quasi una strage nel quartiere capitolino di San Saba. Entrato in un locale adiacente alla chiesa di Santa Marcella (a 200 metri dall'abitazione in cui vive con la madre), ha ferito il prete e un parrocchiano. Sfortunatamente per lui, nel locale era presente anche un poliziotto... Questo almeno è quanto ha comunicato un'agenzia stampa. Secondo un paio di quotidiani, invece, il poliziotto entrerebbe in scena solo più tardi... Ma procediamo. 


L'agenzia stampa dice che sarebbe stato proprio il poliziotto a udire per primo la voce dello squilibrato che nel suo delirio diceva di essere l'Anticristo. Uno dei quotidiani scrive invece che a udire queste parole sarebbe stato "il sacrestano" (in realtà, un semplice frequentatore della parrocchia).  


Di sicuro esiste una testimone della "mattanza"; tale Ludmilla, giovane straniera che lavora nella stessa chiesa. "È entrato nel corridoio che si trova di fronte all'ufficio parrocchiale gridando 'datemi le chiavi della macchina', poi li ha aggrediti con un coltello" ha raccontato Ludmilla.


Bene. Allora, Luca C. (Andrea L.? Marco Luzi?) si è scagliato contro Don Canio, 68 anni, assalendolo con numerosi fendenti al volto e alla gola, e poi contro il 77enne parrocchiano (e non sacrestano!), ex prefetto (su ciò sono tutti concordi), che ha tentato di fermare l'aggressore. Ma la folle azione di Luca/Andrea/Marco è proseguita anche fuori, nei giardini di fronte alla chiesa, dove a essere ferita è stata una babysitter peruviana di 37 anni, a passeggio con una bambina. Quando ha visto il giovane con la maglia insanguinata dirigersi verso di lei, la babysitter ha dapprima tentato di scappare, poi si è accovacciata sulla piccola per difenderla, e Luca (o come altro si chiama) l'ha colpita alle scapole.


Il poliziotto (che secondo l'agenzia stampa è stato testimone del fattaccio perché presente negli uffici della parrocchia, secondo diversi quotidiani è invece entrato in azione dopo che la Mobile è stata allertata), insieme a un collega  ha trovato il C. (o il L.) in stato confusionale in via San Teodoro. E anche lui, il poliziotto, è stato accoltellato - all'addome - mentre disarmava lo squilibrato.


In tasca il giovane aveva tre biglietti con la scritta "questo è solo l'inizio... 666" e nel suo appartamento la polizia ha trovato decine di scritti che accennano al romanzo Il Codice da Vinci e riferimenti all'omonimo film trasmesso in T.V. la sera prima, nonché due riproduzioni dell'Ultima cena di Leonardo e quattro documenti intitolati Le verità nascoste, Io l'Anticristo, Predizioni, L'Apocalisse.


Inoltre gli agenti hanno rinvenuto quattro pesi da un chilo che il ragazzo avrebbe rubato da una palestra "seguendo la guida della Madonna". Poi ancora i numeri di telefono di alcune emittenti nazionali e di alcuni giornali, una teca, alcuni lucchetti e le rispettive chiavi. Il ragazzo al momento dell'arresto aveva con sé due coltelli da cucina, un panno rosso e un rosario. "Sono state le voci a guidarmi" ha dichiarato.


Dovevano arrivare al Papa i messaggi che il 25enne (o ventenne? non si sa bene) aveva preparato e ordinato in casa in modo tale che gli inquirenti e la madre con la quale viveva potessero trovarli. Sulle riproduzioni dell'Ultima cena aveva disegnato una freccia a indicare una presunta mano di San Giovanni o della Madonna.


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Un puro gesto di raptus, assolutamente da condannare. Ma è da condannare anche il pressapochismo di molti giornalisti. E' incomprensibile come mai i dettagli di questa vicenda vengano riportati in maniera completamente differente da vari organi di stampa...

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