domenica, aprile 27, 2008

Austria: ventiquattro anni di sequestro e incesti, arrestato padre

E' una vicenda che ha dell'incredibile e deve farci riflettere sul significato di "oscurantismo": a quanto sembra, difatti, il Medio Evo è oggi. I cuori di nostri molti contemporanei sembrano offuscati dalle tenebre.
I personaggi principali: Elisabeth Fritzl, 42 anni; suo padre Joseph Fritzl, 73; la madre Rosemarie; e la figlia 19enne di Elisabeth, Kerstin.
Il luogo: la cittadina di Amstetten, in Austria, Paese dove neanche due anni fa fu svelato il caso, per certi versi analogo, della giovane Natascha Kampusch, prigioniera per otto anni di uno spasimante-aguzzino, Wolfgang Priklopil (poi suicida).

Da ventiquattro anni Elisabeth Fritzl viveva da reclusa in uno scantinato senza finestre, dove il padre abusava di lei regolarmente. La "coppia" ha messo al mondo ben sette figli, uno dei quali morto subito dopo il parto. Dal lontano 1984, Elisabeth non vedeva la luce del sole. Suo padre è stato arrestato ieri sera e si è chiuso in un mutismo totale, mentre la povera donna e cinque dei sei figli nati dall'incesto forzato con il genitore - in tutto tre maschi e tre femmine compresi fra i 5 e i 19 anni - sono stati affidati a un'equipe di psicologi. La sesta figlia, Kerstin, 19 anni, la maggiore, è invece ricoverata in gravi condizioni all'ospedale con una malattia di cui non è stata rivelata la natura, e sta "lottando con la morte".

Proprio Kerstin ha permesso di levare il velo sulla vicenda: la figlia maggiore di Elisabeth e del 73enne Joseph è stata accompagnata e lasciata all'ospedale di Amstetten lo scorso fine settimana perché in preda a sintomi gravi. I medici dell'ospedale hanno chiesto di parlare con la madre della ragazza, che secondo la versione fornita da Joseph era scomparsa nel 1984 e si riteneva fosse caduta nelle mani di una setta. A quel punto il padre ha fatto "ricomparire" la figlia dicendo a sua moglie Rosemarie (apparentemente ignara del sequestro e dell'incesto) che Elisabeth aveva deciso finalmente di tornare a casa.

Ma Elisabeth ha raccontato alla polizia di aver subito le attenzioni sessuali del padre fin da quando aveva 11 anni e di essere stata attirata dal lui nello scantinato quando ne aveva 19, il 28 agosto del 1984. Lì, il genitore l'ha drogata e ammanettata, per poi abusare di lei.

I due figli più grandi, attualmente di 19 e 18 anni, e il più piccolo di cinque, sono sempre rimasti con lei dentro la cella, mentre gli altri tre sono stati adottati dal padre, che li faceva trovare alla moglie Rosemarie davanti alla porta di casa con una lettera "anonima" nella quale si spiegava che Elisabeth non era in grado di occuparsene.

Joseph, portava loro, giù in cantina, cibo, acqua e vestiario, ma i figli incarcerati con Elisabeth non hanno mai visto il sole o ricevuto alcuna istruzione. Il settimo figlio, gemello di uno dei sei sopravvissuti, quando morì, poco dopo il parto, fu portato via dal padre che ne bruciò il cadaverino, secondo quanto riferito da Elisabeth.

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