lunedì, marzo 19, 2007

Arrestato in Brasile uno dei migliori giallisti del mondo

Cesare Battisti, 52enne autore di libri noir in lingua francese (Dernières cartouches; Habits d'ombre; Le cargo sentimentale...), è stato arrestato domenica a Rio de Janeiro mentre la giovane intermediaria di un'associazione nata allo scopo di sostenerlo gli stava consegnando 9.000 euro.
Battisti, che era un qualsiasi militante dei PAC, Proletari Armati per il Comunismo, e non un leader come sostengono molti media (tra l'altro, volle fuoruscire dal gruppuscolo all'annuncio della morte di Aldo Moro), era stato inizialmente arrestato con l'accusa di partecipazione a banda armata. Evaso dal carcere di Frosinone nel 1981, era ricercato dalla giustizia italiana. La condanna all'ergastolo nei suoi confronti fu emessa (in contumacia) nel 1993 dopo che il pentito Pietro Mutti, in cambio della clemenza, lo aveva accusato di ben quattro omicidi compiuti tra il 1978 e il 1979. Per quegli omicidi, a suo tempo rivendicati dai PAC, mancano le prove.
Nell'autobiografia del 2006 Ma cavale ("La mia fuga"), l'ex appartenente all'estrema sinistra scrive di non aver mai ucciso nessuno in vita sua, anche se ammette che girava armato.
Dopo una lunga permanenza in Messico, e più precisamente a Puerto Escondido (il personaggio interpretato da Claudio Bisio nel celebre film di Gabriele Salvatores è ispirato proprio a lui), Battisti aveva cercato e trovato rifugio in Francia, paese che, sotto Mitterand, accordava asilo e protezione agli ex attivisti italiani che avevano rotto con la violenza. Senonché, nel 2004 la giustizia transalpina (ora il Presidente era Chirac) decise di estradarlo, e Battisti tornò a darsi alla clandestinità.
Lo hanno acciuffato sulla spiaggia di Copacabana. A fare da esca involontaria è stata Lucie Genevieve Oles, una giovane arrivata sabato a Rio con il volo da Parigi. L'Interpol parigina e quella di Roma avevano fornito ai brasiliani l'informazione sulla ragazza da pedinare. Domenica, ovvero il giorno dopo il suo arrivo, Lucie si è fatta portare da un tassì fino all'Avenida Atlantica, che costeggia la famosa spiaggia. Dopo qualche minuto le è andato incontro un uomo: si trattava di Cesare Battisti. Tutto molto facile per i poliziotti carioca, che sono entrati in azione alla presenza di un paio di colleghi francesi.
Alcune versioni sostengono che l'arresto sia avvenuto dentro un albergo della stessa Copacabana.
In ogni caso, si sottolinea che "l'ex terrorista non ha opposto resistenza".

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